Lo Castro
Nato a Catania il 4 gennaio 1947
Autore posizione SIAE: D.O.R. 67320
Regista
Direttore artistico del “TEATRO DEGLI SPECCHI” di Catania
Direttore dei laboratori di Avviamento al Teatro e di
Scrittura Creativa del TdS
Dopo le prime giovanili esperienze come attore, decide di
dedicarsi a tempo pieno alla regia. Nel 1968 collabora con il C.U.T. (Centro
Teatro Universitario) e successivamente con il “Teatro Club” di Catania, fucina
di ricercatori e di giovani attori che tentano di rompere con la tradizione.
Nel 1970 presenta “La Lezione” di E. Ionesco che riscuote un grande successo di
critica e di pubblico. Nasce così la sua passione per il teatro dell’assurdo,
in nome del quale Lo Castro scriverà, un decennio più tardi, opere quali “Il
teatro delle meraviglie”, “La commedia ricomincia”, “Eustachio, ovvero un
affare serio”. Sempre negli anno ’70, firma la regia di diversi spettacoli fra
cui “L’ultimo nastro di Krapp” di S. Beckett, “Mostellaria” di Plauto, “Sogno
ma forse no” di L. Pirandello. “Pippa Passes” di R. Browning.
Negli anni ’80 – pur non abbandonando le tematiche
avanguardistiche – concentra la sua attenzione verso storie quotidiane
attingendo sovente dalla tradizione e dalla cultura popolare. Nascono così
“Senza pani si mori…”, “U Pircanti”, “La Beffa”… allo stesso periodo appartiene
“Turiddu Giuliano”, basato sulla reale vicenda del fuorilegge siciliano e sua
prima opera rigorosamente storica. Da spunti autobiografici nonché dalla sua
indole di acuto osservatore di contraddizioni ed ipocrisie della realtà
provinciale, trova ispirazione per scrivere diverse opere, fra cui “Ius primae
noctis”, L’arte sì ma di arrangiarsi!”, “Tango Monsieur”, “Occhio non vede…”,
“Tre sorelle e un imbranato”…
“Il principe Dracula” rappresenta una delle più recenti
fatiche. Con il supporto delle documentazioni storiche (tradotte dal romeno,
con passione ma anche con rigore scientifico dall’attrice del Teatro degli
Specchi Sonya Di Marco) e col sostegno del prof. Radu Stefan Vergatti (il cui
testo storico – “Sulle orme di Vlad L’imperatore” è stato tradotto in italiano
dalla stessa Di Marco), l’opera ripercorre la vita di Vlad Tepes, eroe valacco
forte e carismatico, a lungo dimenticato dalle pagine di storia.
Paradossalmente, anzi, il nome di Dracula (che significa figlio di Dracul)
venne utilizzato da Bram Stocker per il suo “Dracula, il vampiro”.
Aldo Lo castro, recentemente, ha dedicato un’altra opera a
Vlad Tepes dal titolo “Dracula una storia un mito”. La pièce mette a confronto,
in un’atmosfera surreale, i due personaggi: quello storico e quello immaginario
del vampiro. “Dracula, una storia un mito” ha partecipato nel 2005 al Festival
Internazionale di Sbiu (Romania) ottenendo un enorme successo di pubblico e
critica.
Nell’agosto 2005, a Nicolosi (Ct) gli è
stato assegnato il Premio “Una vita per il Teatro”.
E’ Direttore
responsabile del Laboratorio di avviamento al teatro del T.d.S., fondato nel
1991 insieme a Michelangelo Condorelli.
In questi
ultimi anni, ha condotto diversi Stages residenziali. Fra i più fertili ed intensi:
nell’ottobre 2007 e nel maggio 2008,
a Bolzano; a Sant’Angelo Lodigiano (maggio 2009) e a Tortona (agosto 2009).
(Curriculum
redatto a cura di Anna Alberti, nel maggio del 2000 e aggiornato periodicamente
dallo stesso Lo Castro)”