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> Spettacolo "Occhio non vede..." Stagione ITINERARIO 2011
"OCCHIO NON VEDE..."
repliche
sabato 26 marzo ore 21:00
domenica 27 marzo ore 18:30
Teatro "Leonardo Sciascia" Via Garibaldi, 44 - Aci Bonaccorsi
La “malasanità”. Un argomento maledettamente serio, terribilmente attuale: ieri, oggi, sempre. Una questione che ci riguarda da vicino, purtroppo, di fronte alla quale rimaniamo impotenti. Magari sconcertati ma fatalmente impotenti e perfino rassegnati.
Ho vissuto sulla mia pelle il trauma del ricovero in una struttura sanitaria pubblica. Testimone, mio malgrado, di quanto accade in una qualunque corsia e vittima di uno dei tanti casi di malasanità. E non mi riferisco ai casi “estremi”, eclatanti – per i quali le Procure sono costrette ad indagare – bensì a quelli di “routine” che si verificano, con agghiacciante regolarità, tutti i giorni. Una miriade di casi e situazioni di “ordinaria follia” che non fanno notizia ma che sono altrettanto gravi e devastanti.
Chi, come me, ha vissuto la stessa esperienza – vuoi personalmente, vuoi di riflesso – sa di certo che l’incuria, l’approssimazione, la disor-ganizzazione, la scarsa igiene e, sovente (ahinoi!), l’incompetenza sembrano essere i punti-cardine di una sorta di protocollo gestionale cui si attengono scrupolosamente molti, troppi ospedali (non solo del sud, come si potrebbe erroneamente supporre).
“Occhio non vede…” è la cronaca allucinante di una giornata qualunque che si consuma fra i letti del reparto oculistico di un nosocomio qualsiasi. Una cronaca puntuale e realistica e perciò spietata; una satira feroce che deborda apparentemente – ma solo apparentemente! – nel paradosso. Non ci si inganni, dunque: non si tratta di un racconto immaginario e scanzonato. E’, invece, una cronistoria – seppure condotta in chiave comica e nonostante qualche rara “licenza” registica – molto fedele agli accadimenti dei quali, appunto, sono stato testimone.
“Occhio non vede…” è, perciò, cronaca ed è satira ma vuole essere an-che e soprattutto denuncia. L’ennesima allarmata e allarmante de-nuncia.
Ridere sulle disgrazie – nostre e degli altri – è certamente una grande risorsa di noi meridionali. Esorcizziamo, così, tutte le paure, persino quella della morte. Di quando in quando, però, occorre anche indignarsi e arrabbiarsi: la pazienza dei “pazienti” si è ormai esaurita!
ALDO LO CASTRO