Lo Castro
> Teatro Emozione
V’è stato un momento – lungo il mio percorso umano e professionale – in cui ho preso piena coscienza della vacuità di “formule” e slogans – spacciati per autentiche gemme di saggezza – e dell’arroganza di mode e atteggiamenti che esaltano il “presto” e il futile. Il nostro vivere è lastricato da vuoti stereotipi che appiattiscono le intelligenze e sottraggono energia vitale.
Cosicché l’uomo – microcosmo perennemente in conflitto con se stesso e con le leggi dell’armonia naturale – si nutre di etichette, non di regole; di false verità, non di valori.
Una china disumanizzante, senza ritorno se non ci si arresta in tempo. Se non si ha la forza di una conversione di rotta e – aggiungo – l’umiltà di recuperare la propria umanità dimenticata.
Nel Laboratorio del TdS, l’incipit da cui si dipana il mio metodo d’insegnamento è esattamente questo: la riconquista del proprio “respiro ancestrale”.
Non scopro davvero nulla di nuovo. Prima di me, i padri del Teatro moderno – da Stanislavskij a Grotowskj, Artaud, Barba – e perfino Freud, intuirono la necessità di lavorare sull’uomo prima che sull’attore.
Recuperare la nostra umanità, dunque e con essa le nostre fragilità e perfino le paure.
Ricondurre alla luce quella parte di noi che abbiamo a lungo nascosto negli anfratti bui della coscienza: per ignavia, per viltà o per pudore. Riscoprire, in definitiva, il fascino delle “Emozioni”. E’ indispensabile penetrare la misteriosa Sfera delle Emozioni: vi troveremo, probabilmente, il demone che ci tormenterà ma anche l’angelo che ci colmerà di tenerezze. Angeli e demoni, certo.
Ma quel mondo va affrontato perché quel mondo racchiude il nostro passato e perché là troveremo le risorse per il nostro futuro. Nessuna strategia recitativa, nessuna tecnica potranno mai sostituirsi alla sincerità di una Emozione.
Ma dobbiamo imparare ad essere “sinceri”: con noi stessi, prima che con gli altri; nella vita, prima ancora che in teatro.
Il percorso che conduce all’Emozione e alla Sincerità non è, forse, del tutto agevole ma certamente ricco di fascino.
La tecnica attoriale si acquisisce con l’esercizio della mente razionale. L’Emozione si conquista con il travaglio dell’anima.