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> PETER PAN
Favola contemporanea di dirompente carica eversiva, Peter pan, è ormai diventato un mito che alberga nell’immaginario collettivo assieme a nomi altisonanti come Edipo o Narciso, figure di un’attualità atemporale che assurgono a modelli paradigmatici dell’io e che, nel tempo, hanno permesso di approfondire e conoscere meglio ragioni inconfessabili dell’essere. La nostra trasposizione teatrale tenterà di non tradire il valore ed il fascino dell’originale romanzo di J. M. Barrie, la cui peculiare caratteristica è stata essenzialmente quella di creare un luogo, mai visto prima di allora, dove adulti e bambini hanno potuto incontrarsi e comprendersi. Il luogo dell’ostinato rifiuto di Peter di crescere diventa luogo di scontro ma, al tempo stesso, luogo di indagine e di confronto. Peter è un personaggio enigmatico, violento e sincero. che lacera il tempo per imporre le proprie ragioni con fare schietto e brutale. Questo pone gli altri personaggi, apparentemente coetanei, di fronte ad una scelta, quella di crescere. Scelta che non è più percepita come ineluttabile e schiacciante ma affrontata con coraggio, determinazione e fiducia. È una favola per grandi e piccini come si è detto di molte altre, ma molto più intraprendente, audace e diretta. Accorcia le distanze tra le generazioni e permette loro di comunicare, senza grossolani mezzi termini o ipocrisie di sorta. Mette gli uni e gli altri di fronte a scelte fatali e inevitabili.
Gli adulti confessano all’orecchio di Peter il loro desiderio di tornare bambini, riconoscendo in tal modo una parte essenziale della loro intima natura, i bambini accettano il loro destino, quello di diventare adulti.